Ciao a
tutti!
Vi annuncio
con gioia che è finalmente uscito per GDS il mio nuovo libro, il fanta-thriller
“Blood Butterfly”, lo potete trovare in
versione digitale sulle principali piattaforme, mentre la versione cartacea
sarà disponibile a partire da Settembre.
Di seguito
la sinossi è il reveal della cover, realizzata dalla bravissima ElisabettaBaldan (fate click sul suo nome per visitare la sua pagina Facebook).
“L’antico ordine delle Crisalidi da sempre lotta
contro l’oscurità, seguendo le visioni descritte dalle variopinte ali delle
farfalle, ma qualcosa nel filo che collega le consorelle si spezza e la linea
di successione viene compromessa.
In un viaggio onirico tra passato, presente e un
futuro in continua evoluzione Tara, una scrittrice italo-americana di thriller,
inconsapevole del suo legame con l’ordine, combatte contro incubi di sangue
agghiaccianti, cercando di rispondere alle mute richieste del suo spirito
guida, la farfalla scarlatta, ma gli enigmi da risolvere sono tanti, forse
troppi e il tempo diventa il suo nemico più spietato.
Un cammino in continuo divenire fra Roma e New York,
passando per Venezia, in un fanta-thriller psicologico che svela tutto e
niente, dove le farfalle sanguinano e gli spiriti si muovono fra di noi, a metà
strada fra questo mondo e la sua fine.”
Ecco la cover J
Davvero meravigliosa, non trovate?
Ancora grazie ad Elisabetta per aver fatto un lavoro
così stupendo!
Eccovi un breve estratto dal primo capitolo del
libro:
***
“Tara chiude gli occhi e cerca di respirare a un
ritmo più regolare, si terge le tempie con le dita sottili, accorgendosi che
sono ricoperte di sudore gelato; rabbrividisce appena e sistema con mani
tremanti la vestaglia di pile rosso che le è scivolata al di sotto della spalla
destra.
Spegne il PC con un moto di stizza, rammentando poi
di non aver salvato le modifiche apportate al racconto.
Poco
male-
pensa con un’alzata di spalle. Non ha scritto granché e poi, al momento, la
preoccupa di più l’incubo dal quale si è appena ridestata. Va alla finestra e
osserva lungamente ciò che la città di New York ha da offrirle.
La pioggia continua a frustare impietosamente la
strada, ma adesso il rumore del traffico ne attutisce il suono, riesce a vedere
la caduta trasversale delle gocce, riflessa nelle vetrate della giungla di
grattacieli che si estende fin nel cuore di Manhattan.
Si scosta dalla fronte un ricciolo, sfuggito dal
disordinato chignon basso in cui sono raccolti i suoi capelli ramati, poi alza
la testa e rivolge gli occhi al cielo nero che sovrasta la città.
Il pallido cerchio della luna è a malapena visibile,
serrato nell'abbraccio delle lunghe nuvole sfilacciate che solcano l’oscurità
della notte, rischiarata di tanto in tanto dal bagliore fugace di qualche
lampo. Contrae le belle labbra piene in una smorfia: quelle immagini non la
lasciano, non la lasciano da giorni.
A nulla valgono i tentativi di distrarsi o il Valium
che dovrebbe consegnarla a un oblio senza sogni. Non c’è niente che possa fare.
È una scrittrice di thriller e sa bene che, quando
si sceglie un genere come quello, c’è un prezzo da pagare per stare nella lista
dei Best-seller. Ha passato tutta la vita in compagnia di assassini spietati e
vittime, immolate alla cupidigia dei suoi lettori, e talvolta orrendi incubi
hanno spezzato la tranquillità delle sue notti, qualche volta le hanno dato una
mano per completare un capitolo particolarmente ostico o sono piovuti nel suo
cervello come una manna dal cielo, suggerendole intere trame.
Non ha mai temuto quegli incubi, ma questi sono
un’altra cosa.
Si allontana dalla finestra e, titubante, attraversa
lo studio buio per raggiungere il corridoio, tasta il muro fino a quando le sue
dita non trovano l’interruttore e poi rimane immobile, accanto alla porta,
finché tutto non è illuminato dai candidi fasci di luce emanati dalle applique
coniche che corrono sulle pareti.
Camminando
lentamente, e sempre guardandosi intorno come una bambina spaventata, entra
nella propria camera, si getta sul letto e immediatamente accende la lampada,
posta sul comodino alla sua sinistra; poi si volta su un fianco, verso la porta
e osserva il corridoio deserto, dove le luci sono ancora accese e scivola sotto
le coperte, tirandosele fin sotto il mento. Sa già che non andrà a spegnere la
luce fino a che l’alba non sarà giunta e sa anche che non chiuderà più occhio
per il resto della notte, ma non le importa, perché ormai il terrore ha
soppiantato del tutto la spossatezza, allertando i suoi sensi.
Non è un problema in fondo, al momento vorrebbe fare
qualsiasi cosa tranne dormire.
Non ha mai avuto tanta paura di dormire, ne ha
scritto, certo, e ne ha letto, ma non ha mai pensato neppure per un istante di
trovarsi un giorno a fronteggiare questa paura, non ha mai nemmeno sospettato
che esistesse fuori dai libri e dagli schermi cinematografici.
Strizza gli occhi e tenta per l’ennesima volta di
ricacciare quelle orrende immagini in fondo al buio dal quale sono emerse, ma è
tutto inutile.
La sua mente non può fare a meno di ritornare nel
cuore di quell'incubo che curiosamente sembra avere più i connotati di un
ricordo che quelli di un sogno.
E poi c’è quella sensazione che non la lascia un
istante, quasi una voce soprannaturale che parla al suo orecchio in un flebile
brusio inconsistente, che non è mai certa di afferrare davvero, eppure, sa
comunque cosa le sussurra quella voce: non sono solo incubi.
Come potrebbero esserlo?
Ma la sua parte raziocinante si ribella all'eventualità che ogni notte prende sempre più corpo nella sua testa: se non
sono incubi, che cosa sono?
Come potrebbero essere qualcos'altro?
Si tira su a sedere, puntellandosi con i gomiti, e
si appoggia alla testiera imbottita del suo letto; sono giorni che è in preda
al terrore e allo sconforto.
È una scrittrice è vero, ma la sua mente non può
aver creato dal nulla quelle cose, non può credere di avere una simile oscurità
dentro, eppure l’alternativa è anche peggiore.
Non c’è soluzione.
Non
c’è soluzione, perché non c’è problema, stai solo facendo degli stupidi sogni.
È di questo che cerca di convincersi, vorrebbe
davvero crederci, ma c’è sempre quella voce che bisbiglia di continuo in un
punto imprecisato del suo cervello.
Forse
c’è qualcosa che mi sfugge, qualcosa che non capisco.”
***
Sto già creando la pagina dedicata a "Blood Butterfly" e presto la vedrete online, tra le altre cose, in essa sarà disponibile per
intero il primo capitolo del romanzo.
Intanto vi posto i link per acquistare il libro su
Amazon-Kindle, Kobo e Googleplay.
Un saluto a tutti, rimanete connessi per le novità su "Vive o Morte" vol. I e II.
Un saluto a tutti, rimanete connessi per le novità su "Vive o Morte" vol. I e II.
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