“The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.”
― Jane Austen
Leggere
prima di Scrivere
Perché
cominciare una rubrica dedicata alla scrittura parlando di lettura?
Se vi state facendo questa
domanda, siete nel posto sbagliato.
Uno scrittore che non legge è
una contraddizione in termini, come uno chef anoressico e intollerante al 99,99
% dei cibi che prepara.
I libri per una persona che
si accinge a scrivere devono essere tutto: il suo cuscino, la sua coperta, la
cosa che desidera di più, la cosa in cui meglio si
riconosce, tutto il suo mondo o quasi.
Chi ha dei dubbi in merito
non può veramente definirsi uno scrittore.
A chi tra i più
innocenti di voi si sta chiedendo “Ma c’è veramente gente là fuori che vuole
scrivere senza avere una passione divorante per la lettura, per i libri?”
La risposta è
sì, purtroppo, e se non mi credete basta che vi facciate un giro in libreria
o navighiate un po’ sugli e-book store
per vedere quanta roba -non me la sento
di chiamarli libri- firmata da coloro
che si definiscono scrittori senza avere amore per i libri viene pubblicata
ogni minuto di ogni giorno.
Ma chi è
uno scrittore e chi lo definisce tale?
E’
una cosa che si impara a scuola, un titolo che si acquisisce con l’esperienza? Non direi, non necessariamente.
Uno scrittore è
per forza di cose qualcuno che un giorno, magari quando ancora non sapeva
nemmeno camminare bene su due gambe, ha deciso che “da grande” avrebbe raccontato
storie.
Perché?
Perché
per qualche ragione ha sempre provato un fascino insopprimibile per i libri, a
volte anche prima di sapere cosa fossero, perché ha sempre adorato sentirsi
raccontare storie, poi leggerle e infine raccontarle...
Il titolo di scrittore è
qualcosa che una persona si attribuisce da sé, ma questo non significa che non
ci debbano essere dei prerequisiti minimi e l’amore per la lettura deve
necessariamente essere in cima alla lista.
Adorate i libri? Leggete e
rileggete le stesse storie?
Provate una sana dose di
invidia costruttiva ogni volta che vedete una puntata di “The
Walking Dead” sulla Fox o aprite una pagina a caso di un libro qualunque di un
mostro sacro del passato come la Austen o un moderno incantatore di lettori
come Stephen King e sospirate: “Ah, come avrei voluto scriverlo io questo!”?
Allora siete scrittori,
state tranquilli.
Qual
è dunque la Prima Regola per chiunque si accinga a scrivere un libro?
Essere un divoratore di
libri, libri stupendi, libri orrendi, libri di ogni genere.
E quando vi si stancano gli
occhi?
Guardare film o telefilm,
tanto quelli appassionanti quanto quelli pallosi, per capire cosa li fa
funzionare e cosa fa schifo.
Ecco la Regola Principe
secondo Stephen King (On Writing): Scrivere
molto e leggere molto…
tutto quello che(mi)capita sottomano.
Se lo sproloquio scritto
sopra vi rispecchia in qualche modo, fate il primo passo verso la scrittura:
datevi il permesso di scrivere e di credere in voi stessi!
Potrete trovare uno spunto interessante
in questo post del blog “The Creative Penn”, intitolato “You have Permission!”
Leggere, leggere, leggere,
quindi.
E poi?
Be’,
se ci pensate la conseguenza è un po’ ovvia: scrivere, scrivere, scrivere!
Uno scrittore e una persona
che scrive tutti i giorni se può e quando non può
scrive comunque in ogni momento libero a disposizione.
Ehi, un momento!
Ma non è
un po’ ossessivo?!
Sì… assolutamente, ed è
una cosa meravigliosa anche per questo, no?
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