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domenica 6 marzo 2016

Vaneggiamenti di una Scribacchina 22: "La Letteratura del Brivido Parte V: La Ghost Story"

“Abbiamo incontrato il mostro e, come scrive Peter Straub in Ghost Story, il mostro siamo noi.” 

―   Stephen King


                 
La Letteratura del Brivido, parte V:
La Ghost Story


Questo weekend scribacchinoso è dedicato alla penultima uscita di questa “rubrica nella rubrica” rivolta a chi, come me, ama il brivido e le storie di paura.

Nello specifico, questo appuntamento, come si deduce dal titolo, tratterà della Ghost Story e cioè di un particolare genere della letteratura del brivido incentrato su uno degli archetipi dell’horror più famosi al mondo: quello del fantasma. 

I fantasmi appaiono in letteratura praticamente agli albori, si pensi  alla Bibbia — in particolare al Vecchio Testamento—  e all' "Odissea” di Omero — nella quale è presente un viaggio nell’oltretomba.

Anche la letteratura di Roma Antica ha i suoi esempi di storie di fantasmi e spiriti maligni.

“Mostellaria” di Plauto è probabilmente il più antico esempio di trasposizione teatrale dell’archetipo di fantasma ed è anche la prima opera che presenta una versione — seppure primitiva— della cosiddetta “Casa Stregata”. Anche nelle tragedie di Seneca spesso appaiono fantasmi.

La loro influenza sarà particolarmente sentita durante il Rinascimento con le opere di Kyd e Shakespeare (Amleto costituisce un chiaro esempio).

Sono “ghost stories” tutte quelle narrazioni, sia in forma di racconto, che di romanzo, permeati di mistero e caratterizzati da trame nelle quali i fantasmi hanno un ruolo centrale ed è la loro stessa sovrannaturale presenza a scatenare l’azione principale.

Le origini di questo genere letterario sono strettamente connesse a quelle del romanzo gotico e risalgano anch’esse alla fine del Settecento. Si potrebbe, infatti, definire la Ghost Story come una branca particolare della gothic fiction. 
Romanzi quali “Il Castello di Otranto” di Walpole e “I Misteri di Udolpho” della Radcliffe sono i responsabili dei canoni che tutt’oggi caratterizzano la Ghost Story.

Solitamente il bandolo della brividosa matassa all’interno di una Ghost Story si dipana da una situazione che, seppur con qualche variante intrinseca, appare molto stereotipata e tipizzata che si sviluppa sempre da un gruppo di elementi imprescindibili:

- L’ambientazione tetra e/o inquietante (Il castello, il cimitero, la casa stregata, la chiesa maledetta e, più recentemente, l’hotel…)
-La presenza di un vecchio mistero irrisolto
-Il lascito di questo mistero sotto forma di spirito in cerca di giustizia e/o vendetta.
-Legame difficile da spezzare fra lo spirito inquieto e un oggetto o un luogo.
-Frequente mancanza di una spiegazione definitiva
-assenza di spargimenti di sangue e gore

A partire dall’ottocento, il genere ebbe grande fortuna.
Famosa è la “Ghost Story competition” della quale lo stesso Byron fu ideatore e che nell’estate del 1816 presso la Villa Diodati, diede vita ad alcune delle storie di horror classico più celebri di tutti i tempi.

Quali?

Be’, basta considerare chi furono gli altri autori in competizione con lui - Percy Bysshe Shelley, Mary Shelley, and John William Polidori - per poter rispondere molto facilmente.

Anche una lettura molto superficiale del “Frankenstein” della Shelley fa subito saltare all’occhio la presenza di elementi tipici della Ghost Story che però si fondono con il motivo faustiano dello scienziato che mira a oltrepassare i limiti umani. 

La storia di fantasmi, come la conosciamo oggi, si sviluppa durante l’epoca Vittoriana e include opere di autori come M. R. James, Sheridan Le Fanu, Violet Hunt, and Henry James. 

Influenzati dalle correnti anglosassoni, anche gli scrittori americani seguirono l’esempio e incominciarono a cimentarsi nel filone.
L’esempio forse più celebre è quello costituito dal racconto breve di Irving “La leggenda di Sleepy Hollow" che narra di un cavaliere senza testa fantasma; con esso vanno ricordati anche i racconti di Poe “La maschera della morte rossa” e “Morella”.

La Ghost Story pur prendendo le mosse da una situazione estremamente comune, può poi muoversi in direzioni molto diverse fra loro e molto originali. Ce ne possiamo rendere conto in modo molto semplice facendo alcuni esempi.
Pensiamo a “Il giro di vite” di Henry James, nel quale l’autore usa i fantasmi come proiezioni dei misteri dell’animo umano, o agli scenari inquietanti e irreali che caratterizzano l’opera di Lovecraft. 

Più recenti sono gli esempi di Shirley Jackson che con “L'incubo di Hill House” intreccia esperienze soprannaturali e manifestazioni psicotiche in un mistero che rimane aperto a una doppia interpretazione: scientifica e mistica, e Stephen King che in “Shining” utilizza crudeli fantasmi e maligne manifestazioni eteree per rappresentare la lotto continua contro il peggiore dei demoni: l’alcol. 

Un altro moderno esempio di Ghost Story ci viene sempre dalla penna di King con il romanzo “Mucchio d’ossa” (Bag of Bones), nel quale si esplora il mito del fantasma che cerca giustizia e vendetta insieme in una storia che ci fa riflettere sul razzismo e la violenza contro le donne. 

Sempre di King è il racconto breve “1408” nel quale gli elementi tipici della storia di fantasmi si intersecano con il motivo del lutto e della paura dell’ignoto.

Un romanzo ancora più emblematico del genere è certamente “Ghost Story” di Peter Straub  che conserva nella semplicità del titolo la natura stessa di questo filone della letteratura gotica. Lo stesso Stephen King nel suo saggio “Danse Macabre” lo definisce l’esempio perfetto del moderno romanzo gotico.

Ecco due piccoli stralci da “Danse Macabre”:

Forse Ghost Story di Peter Straub è il più bel romanzo sul soprannaturale pubblicato dopo l’uscita dei tre libri che crearono negli anni Settanta una nuova ondata di horror, e cioè Nastro rosso a New York (Rosemary’s Baby), L’esorcista e L’altro.

Shirley Jackson usa le convenzioni del Nuovo Gotico Americano per esaminare la natura dell’uomo sotto una forte pressione psicologica, forse occulta; Peter Straub le usa per esaminare gli effetti del passato maligno sul presente.”

La Ghost Story è un genere che non solo spopola in letteratura, ma è anche decisamente diffuso cinematograficamente e televisivamente. 

Stephen King stesso - eh, sì, perdonatemi: se parlo di brivido, non posso fare altro che scomodare continuamente il RE - a scritto per la televisione la miniserie “Rose Red”, basata sulla leggenda che aleggia intorno alla californiana Winchester House. 

La popolare televisiva “American Horror Story” ha dedicato diverse linee narrative della la prima stagione (Murder House) e della stagione corrente (Hotel) in tutto o in parte ai fantasmi e non dimentichiamoci di “Supernatural”, “Ghost Whisperer”, “Medium” e, perché no, Scooby Doo ^_^
Per quanto riguarda il cinema abbiamo film come “I tredici spettri”, “The Grudge”, “The Ring” e ancora di più “Fragile” (che ha come sottotitolo “a ghost story”), “The Others”, “Il Sesto senso” “Insidious” che ci offrono diversi esempi di traduzione su grande schermo di storie di fantasmi da brivido. 

Un’altra particolarità della “Ghost Story” è la grossa influenza che hanno sul filone, la narrazione orale (le famose storie di fantasmi che ci si racconta intorno al fuoco) e le leggende metropolitane (si pensi a Candyman e Bloody Mary).

Va detto anche che non sempre le storie di fantasmi sono raccontate con l’intento di terrificare, ma a volte presentano anche caratteri moraleggianti o ironici, si pensi per esempio a storie come “A Christmas Carol” di Charles Dickens o al moderno “Beetlejuice” di Tim Burton.

Bene è tutto per questo appuntamento vaneggiante e brividoso che “vede la gente morta… gente che non sa di essere moooorta”!

Per chi non avesse letto la precedente uscita dedicata al gotico, eccola qui:  

http://cettinabarbera.blogspot.it/2016/01/blog-post_30.html


La prossima uscita della rubrica sarà dedicata all’ultima branca della letteratura del brivido: il Weird.

Alcuni link per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Odissea
https://it.wikipedia.org/wiki/Mostellaria
https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Anneo_Seneca
https://it.wikipedia.org/wiki/Amleto
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_giro_di_vite
https://en.wikipedia.org/wiki/Ghost_story
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Haunting_of_Hill_House
https://it.wikipedia.org/wiki/La_leggenda_di_Sleepy_Hollow
https://en.wikipedia.org/wiki/Ghost_Story_(Straub_novel)
https://en.wikipedia.org/wiki/Danse_Macabre_(book)
https://it.wikipedia.org/wiki/Shining_(romanzo)
https://it.wikipedia.org/wiki/Mucchio_d%27ossa
https://it.wikipedia.org/wiki/1408_(film)
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Grudge
https://it.wikipedia.org/wiki/Insidious_(film)
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Ring_(film_2002)
https://it.wikipedia.org/wiki/Rose_Red
https://it.wikipedia.org/wiki/Fragile_-_A_ghost_story
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Others_(film_2001)
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Sixth_Sense_-_Il_sesto_senso
https://it.wikipedia.org/wiki/I_tredici_spettri
https://it.wikipedia.org/wiki/Medium_(serie_televisiva)
https://it.wikipedia.org/wiki/Supernatural_(serie_televisiva)
https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_American_Horror_Story_(prima_stagione)
https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_American_Horror_Story_(quinta_stagione)
https://it.wikipedia.org/wiki/Candyman_-_Terrore_dietro_lo_specchio

https://it.wikipedia.org/wiki/Bloody_Mary_(folclore)

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