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sabato 19 marzo 2016

Vaneggiamenti di una Scribacchina 24: "Il genere della storia. Come stabilirlo?"

  “Good friends, good books, and a sleepy conscience: this is the ideal life.”
―   Mark Twain


                 
Il genere della storia. Come stabilirlo?


L’appuntamento vaneggiante di oggi ci porta a riflettere sul genere del romanzo. 

I lettori amano le classificazioni in base al genere, perché permettono loro di avere un’idea ben precisa di cosa aspettarsi davanti ad un libro appena acquistato e anche di selezionare preventivamente libri appartenenti ai generi che preferiscono.

Quando ci troviamo davanti la storia di qualcun altro, sembra sempre molto facile definire a quale genere essa appartenga, giusto?

Le cose tendono tuttavia a complicarsi quando la storia da includere in una categoria è la nostra.

Quante volte capita in fase di editing finale o magari di pubblicazione di rimanere bloccati sul dilemma: “di che genere è il mio libro?”

Quanto conta il genere della storia?

E come si stabilisce?

L’uscita di oggi tenterà di fornire qualche risposta (spero).

Una domanda sorge spontanea: esistono delle regole precise da seguire nella definizione del genere di un romanzo?

La risposta è: non proprio.

Decidere sotto quale categoria cade un libro per uno scrittore può essere un compito piuttosto complicato, questo è dovuto al semplice fatto che esistono davvero un sacco (un sacco!!!) di generi e sottogeneri letterari e molto spesso un romanzo possiede elementi che possono rimandare a più di un genere narrativo.

Sebbene una storia possa appartenere a diversi generi, è meglio non usarne più di due per definire il nostro libro, altrimenti si rischia di diluire troppo la classificazione e ottenere l’effetto opposto a quello desiderato, per dirla con parole semplici sarebbe un caso di “chi troppo vuole nulla stringe”: se cerchiamo di appiccicare troppe targhette di genere al nostro libro nella speranza di catturare ampi e diversificati gruppi di lettori, la maggior parte delle volte finiamo con il confondere i lettori e nulla più, e con il fare perdere colpi al nostro libro.

Ma andiamo per gradi…

Innanzitutto cos'è il genere letterario?

Eccone una definizione d base: “Ciascuna delle forme di espressione, o categorie di opere, definite da determinate caratteristiche di forma o di contenuto”. (Per un approfondimento sul genere letterario, potete leggere la terza uscita vaneggiante di questa rubrica “Il genere letterario in generale”, trovate il link a fine articolo).

Alcune di queste caratteristiche sono:

-setting

-epoca

-tipologia dei personaggi

-tratti particolari della storia


Una volta scelto il genere principale, dunque, possiamo (laddove sia possibile) scegliere il sottogenere o i sottogeneri (non più di due, comunque).

Vediamo come procedere con alcuni esempi...

Se nel nostro romanzo la storia principale ad esempio è incentrata su due persone che si innamorano e formano una coppia, allora il genere principale del nostro romanzo sarà un romance.

Se la nostra storia narra le vicende di un agente dell’FBI che tenta di catturare un misterioso serial killer, avremo un thriller.

Semplicissimo, no?

Ma che cosa succede se una delle due persone che si innamorano è un vampiro o il serial killer del secondo esempio è un alieno?

Succede che entriamo nel mondo del sottogenere e qui le cose si complicano, perché esistono tipo un miliardo di sottogeneri letterari (e gli editori, soprattutto quelli americani, continuano ad inventarne ogni giorno di nuovi!) e molto spesso un libro possiede  particolari che lo fanno rientrare in diversi generi contemporaneamente (almeno in apparenza).

Ma torniamo ai nostri esempi…

Il nostro principe azzurro di turno è un vampiro e la storia ha un lieto fine?

Allora i generi che ci interessano, a parte quello principale (il romance), potrebbero essere:
- fantasy
-paranormale

Quindi il nostro romanzo potrebbe essere un paranormal romance (categoria  unica) oppure potremmo decidere di dargli due categorie: romance e fantasy (nello specifico nel caso di una storia romantica contemporanea, sarebbe un fantasy contemporaneo o ancora più specificamente un urban fantasy).

Passiamo al secondo esempio…

Il nostro serial killer è un alieno?

Allora il nostro romanzo potrebbe essere un thriller ed anche una storia di fantascienza. 

Per stabilire quale sia il genere principale dovremmo analizzare gli elementi della storia?

Ce ne sono abbastanza per giustificare l’appartenenza del nostro romanzo a entrambi i generi (sci-fi e thriller) o siamo più in zona thriller fantascientifico?

Come procediamo nella classificazione del nostro romanzo?

Direi che un buon metodo consiste nel non essere troppo precipitosi (cercare di essere un po’ accorti nella classificazione non può che giovarci) e nel muoverci per fasi:

1 Familiarizziamo con il modo nel quale i libri vengono classificati (ad esempio negli store online, come Amazon)

2 Prendiamoci un attimo per riflettere sulle qualità del nostro libro (lo abbiamo scritto avendo un genere preciso in mente o no? Quali elementi “classificanti” possiede e fra essi, quali sono i principali?)

3 Mettiamoci nei panni dei lettori (stando a quello che i lettori si aspettano, qual è il genere nel quale il nostro romanzo rientra di più?)

Tenete bene a mente il fatto che la classificazione di genere  non è una scienza precisa e sperimentate, sperimentate, sperimentate (soprattutto se siete autori self) per ottenere risultati sempre migliori e con essi la fedeltà dei vostri lettori.


Per approfondire…

http://cettinabarbera.blogspot.it/2015/08/vaneggiamenti-di-una-scribacchina-3.html







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